Studio Malandrino Alfredo

Dpcm 25/03/2020 - riduzione delle attività consentite

Nella tarda serata di ieri il governo ha emesso l’allegato decreto che contiene le nuove misure restrittive per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Le novità sono contenute nell’allegato del decreto ministeriale con la nuova lista delle attività essenziali, che corregge e integra il Dpcm del 22 marzo, del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Economia.

Dal 29 marzo dovranno essere chiuse le attività non indicate nel nuovo allegato al decreto ministeriale.

Limitata l’attività dei call center, della fabbricazione di carta, articoli in materie plastiche e ingegneria civile. Stop totale alla fabbricazione di corde, articoli in gomma, macchine per l’agricoltura e per l’industria alimentare.

Via libera invece alla fabbricazione di confezioni in vetro per alimenti, di batterie e pile, di macchine automatiche per l’imballaggio.

Il senso di responsabilità del sindacato non ha prevalso, ieri mattina si sono svolti scioperi indetti dalle sigle della metalmeccanica e ieri notte l’esito, un risultato poco sensato, nei modi e nella sostanza, per dare voce a chi non ha capito la drammaticità della situazione (ma questa è solo la mia opinione).
Rimane la possibilità di tenere aperta una attività se funzionale alla continuità delle filiere strategiche, attraverso una comunicazione al prefetto, anche se, probabilmente, vi sarà una stretta sulle attività autorizzate.